“Siate come milioni di colibrì: solo insieme possiamo spegnere l’incendio dell’inquinamento ambientale”. Si è concluso tra gli applausi dei circa 400 partecipanti l’ultimo incontro di Verde Giffoni, con i fari puntati sulla campagna di sensibilizzazione anti littering “iolabuttolì”. Un’iniziativa iniziata nel 2020 grazie a STP Certification e Save The Planet Onlus, quest’ultima presente a Giffoni con la presidente ELENA STOPPIONI e l’ingegnere GIOVANNI MORI. Tra i testimonial il seguitissimo collettivo Casa Surace, ospite dell’evento con la presenza di DANIELE PUGLIESE, SIMONE PETRELLA e RICCARDO BETTEGHELLA. Un progetto ad ampio raggio che ha visto tra i tanti protagonisti anche diversi influencer del panorama nazionale, con diversi video che sono diventati ben presto virali.
“I nostri valori, su tutti il rispetto dell’ambiente, sono stati il motivo che ci hanno spinto a dire sì all’idea sviluppata da Save The Planet – le parole di Casa Surace -. Sin dall’inizio della nostra attività avevamo in mente di raggiungere un certo target. Con il passare degli anni abbiamo avuto la fortuna di poter allargare significativamente la nostra community, arrivando a milioni di persone, provando a lanciare loro un messaggio importante come questo legato alla tematica ambientale. “iolabuttolì” parte dalle piccole azioni che possono sembrare fini a sé stesse ma che, in un processo portato avanti con costanza, permettono di poter lasciare un segno in ogni persona. Questa è la funzione della nostra attività che s’intreccia anche con il pianeta Giffoni: avere la potenzialità di poter sfruttare la sua grande cassa di risonanza per arrivare a tutti”.
Domande, curiosità ma soprattutto tanti spunti di riflessioni, allargando lo sguardo sulla necessità dei giovani di scendere in campo attivamente, di urlare forte il proprio desiderio di agire nel più breve tempo possibile e rivoluzionare il proprio domani. “Percepiamo come si tra i giovani si respiri una grande urgenza nel trattare questo tema – afferma Elena Stoppioni, presidente di Save The Planet Onlus -. Far perdere la speranza può essere l’unico motivo di un fallimento che avrebbe ripercussioni catastrofiche. Dobbiamo essere bravi nello stimolare l’ormone della ribellione, coinvolgere i giovani ad essere consapevoli di avere tra le mani la capacità di cambiare radicalmente ciò che è stato fino ad oggi. Save the Planet ha come mission l’ambizione di non essere la solita associazione del “parlare” ma di diventare presto quella del “fare”, di infondere nelle persone l’idea della sostenibilità e portarla avanti ogni giorno”.
Un monito importante, sottolineato anche dai ragazzi che hanno colto l’occasione di Verde Giffoni per testimoniare la loro fame di lasciare il segno, di essere protagonisti attivamente di un processo non più rimandabile al “domani”. “Personalmente mi sorprende la preparazione sul tema ma soprattutto la voglia di fare delle giovani generazioni – racconta Giovanni Mori -. A questo però va affiancato anche un tipo di comunicazione diverso, settato da troppo tempo su un tono catastrofico ma da convertire al più presto in attivisimo. Non tutto è andato già perduto: c’è una strada da percorrere per provare a risolvere questa problematica ma c’è bisogno di agire ora. Il centro di gravità devono essere i nostri ragazzi: occorre renderli protagonisti principali di questa svolta, dare loro voce e le giuste responsabilità. Volontariamente nella nostra campagna anti-littering siamo partiti dal lancio di una bottiglia. Si tratta del passo zero ma che è diventato il nostro cavallo di battaglia e che ci auguriamo possa esserlo al più presto di tutti”.