Una serie web in grado di parlare alle nuove generazioni, con un linguaggio semplice e diretto: in un hashtag? #GOLDFISH. Presentata al Giffoni Film Festival l’opera, scritta e diretta da Giacomo Arrigoni e prodotta da 102Distribution e Zerostories per Dplay, la piattaforma OTT gratuita del gruppo Discovery Italia dove verrà resa disponibile on-line il prossimo autunno. Otto episodi da dieci minuti affronteranno il tema tanto attuale del rapporto tra teenager e social network, per un prodotto che mira a stimolare le coscienze attraverso una storia in cui si fondono i generi del thriller e dello school-movie ma con lo story-telling tipico del mondo del web e dei giovani a cui è rivolta.
"Con #GOLDFISH non intendiamo demonizzare o demolire i social, vogliamo semplicemente far riflettere sui rischi che l'abuso e il cattivo uso comportano - ha spiegato il regista Giacomo Arrigoni -. Per arginare il problema i social potrebbero diventare uno strumento di comunicazione e informazione in tema di cyberbullismo, i giovani con la loro straordinaria energia e creatività potrebbero farci ragionare e raccontare storie in grado di fare bene agli altri".
Ad ispirare il titolo della serie, un pesciolino rosso: "Un pesciolino chiuso in un'ampolla crede che il mondo sia circoscritto - ha raccontato Arrigoni -. Eppure non è così, la realtà è altro e il rischio è proprio quello di restare imprigionati nell'ampolla dei social". L'importanza di conoscere positività e negatività di un mondo tanto vicino ai giovani e l'esigenza di tenere lontani i rischi e gli inganni il cuore della trama. "Da subito ho sentito forte l'esigenza di produrre questa idea - ha sottolineato la produttrice Maria Pia Billi -. È un tema che dilaga, bisogna parlarne". Parlare quindi ai "nativi digitali", con un linguaggio fruibile e immediato attraverso immagini precise e estremamente realiste. "Quando mi è stata proposta questa serie ho percepito la ricerca estrema dell'attualità, del vero - ha commentato l'attrice protagonista Sofia Panizzi -. Penso sia questo il valore aggiunto, provare a non modificare la realtà ma a raccontarla fedelmente anche attraverso un linguaggio colorato e per niente attenuato".